Il cantante non-vedente

Relatori

12-10-2019 - 17:40

É possibile trasformare una condizione limitante, come quella della mancanza della vista, in uno strumento utile alla didattica del canto? Se partiamo dal presupposto che i limiti sono quelli che noi ci poniamo, sì. Sono una cantante e un’insegnante di canto nonvedente e, nel mio lavoro, utilizzo il buio come strumento di stimolazione propriocettiva nei cantanti vedenti. Chi non possiede la vista utilizza e affina naturalmente l’ascolto e la propriocezione nell’apprendimento del canto. Diversamente chi vede tende ad affidarsi quasi esclusivamente alla vista, ad esempio guardando l’insegnante o lo specchio. Dal confronto con dei colleghi vedenti è emerso che alcuni di loro chiudono spesso gli occhi per potersi concentrare meglio sulle proprie sensazioni mentre cantano. É così nata l’idea di far sperimentare ai cantanti l’immersione totale in un ambiente buio come stimolazione propriocettiva.