Vocal tract e posture: i gesti che stabilizzano la risonanza
31-10-2015 - 14:20
Osservando il mondo dei cantanti professionisti e delle nuove leve dei vari Talent Show, si nota quanto i gesti e le posture siano utilizzati contemporaneamente come necessità espressiva o come escamotage facilitanti la resa vocale. Il quesito che emerge è se oltre all’ancoraggio del tronco ci siano delle vere posizioni delle braccia abbinate alle mani aperte o chiuse a pugno, che favoriscano o inibiscano la resa vocale. Sono stati individuati tre movimenti ricorrenti: 1 - braccia aperte lateralmente; 2 - braccia in avanti con i gomiti leggermente flessi; 3 - braccia in alto con mani verso l’interno e gomiti leggermente flessi. Si è fatto quindi eseguire degli esercizi in studio di registrazione a dei cantanti professionisti e, analizzando le tracce con l’MDVP (confrontando poi i dati ottenuti con la correlazione a due code di Pearson) si riportano i seguenti risultati: - “Postura” comparata a “Non Postura”: variano i livelli di Shim e SPI; - “Postura pre Fonatoria” comparata con “Postura messa in atto prima della nota Acuta”: variano i livelli di Vam e VTI; - “Mano chiusa a Pungo” comparata con “Mano Aperta”: variano i livelli di Jitt, PPQ e RAP. Abbinando ad ogni postura una analisi delle fasce muscolari impegnate nel movimento, si è giunti alla conclusione che c’è una correlazione tra le posture analizzate e la resa vocale.